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Il CIRPAS

Il Centro

Il CIRPAS ha sede amministrativa presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Partecipano le Università degli Studi di Foggia e della Calabria con docenti che afferiscono a settori scientifici diversi.

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I Progetti

Il Centro si occupa di ricerca, formazione e lavoro, di questioni di genere e processi culturali, di stili di vita e fenomeni migratori.

Organizza convegni internazionali, Summer School e ricerche scientifiche.

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I Servizi

Il Centro è accreditato presso la Regione Puglia per la formazione professionale e i servizi per il lavoro.
Progetta percorsi di orientamento e servizi per lo sviluppo di competenze e l'innovazione ad alto impatto sociale.

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Missione

Il CIRPAS si occupa di terza missione per conto dell'Università svolgendo il ruolo di ponte tra il mondo delle imprese del territorio e quello della formazione, attraverso approfondite analisi dei bisogni.

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Eventi

Pubblicato il 09-04-2024

Non è reale

Pubblicato il 09-04-2024

Impresa possibile

Pubblicato il 19-01-2024

Social Love and Solidarity

Pubblicato il 19-01-2024

Il caregiver informato e formato

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Master in attivazione

Autore: Annamaria G. De Pinto
Editore: Cacucci
Data di Pubblicazione: 2013
EAN: 9788866113386
ISBN: 8866113387
Pagine: 128

DESCRIZIONE

Nell’Italia moderna la città rappresentava lo scenario naturale del pauperismo, il punto di approdo e convergenza delle frange più bisognose della popolazione, che vi affluivano incessantemente con la speranza di migliorare le proprie condizioni di vita. Un ruolo dominante nel soccorso ai soggetti più deboli era svolto dalle numerose istituzioni, di matrice laica o ecclesiastica, che sopperivano a situazioni di disagio e di pericolo transitorie o prolungate nel tempo. Volgendo lo sguardo ai centri urbani del Regno di Napoli emerge il tradizionale protagonismo della capitale nel settore assistenziale. A partire dalla seconda metà del Settecento, sullo sfondo di una città congestionata dalle turbe di derelitti, un istituto diviene l'emblema della vocazione benefica della capitale partenopea: il Real Albergo dei poveri. Partendo da una ricostruzione delle origini storiche del reclusorio, il volume offre al lettore nuovi tasselli sull'organizzazione e sul funzionamento dell’istituzione e, in particolare, sulle figure dei poveri, destinatarie di un programma educativo che ruotava attorno all’istruzione di base e alla formazione al lavoro degli indigenti abili e che prevedeva forme di assistenza diversificate a seconda delle singole categorie di beneficiati. Attraverso un lungo e appassionante scavo archivistico la ricerca ha permesso di delineare le caratteristiche demografiche e sociali dei reclusi e di aprire una finestra sul vissuto di tanti uomini e donne vittime della miseria, dell'emarginazione e dello stigma sociale.

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